giovedì 13 maggio 2010

su facebook avevo promesso che...

non avrei tediato i miei amci per fare campagna elettorale e avrei continuato a scrivere le solite stronzate.
E invece...
"ci siamo, il 16 sta per arrivare e vi dirò una cosa.
Di essere eletta non mi interessa poi granchè. Non so neppure cosa farò a settembre, visto che il mio fantastico contratto a progetto scade alla fine dell'estate.
Credo di aver sbagliato a candidarmi, ma mi interessava portare l'apporto all'unico partito nuovo di Merano.
Non ho partecipato gran che neppure alla campagna elettorale.
Ho fatto volantinaggio, ho distribuito i programmi e aiutato a raccogliere delle firme. Punto.
Ma sono timida e anche un po' sfiduciata nei confronti delle capacità intellettive delle persone, sulle quali si basano le attuali campagne elettorali.
Ho conosciuto gente che si prometteva di votare Berlusconi se avesse portato Ronaldino all'Inter, per intenderci.
Non sono nemmeno sicura che Italia dei Valori abbia fatto bene a sostenere il candidato del PD, viste le figuracce a livello nazionale e visto che Italia dei Valori si distingue proprio per il fatto di avere un carattere, una sostanza, e non un'immagine da salvaguardare buttando in un acronimo “l'essere tra la gente” e lo “snobismo intellettuale” e “il buonismo di sinistra”.
Ma tant'è.
Fatto sta che questa campagna, come tutte le ultime, è stata la solita operazione commerciale.
Italia dei Valori si è distinta, a parer mio, per non aver utilizzato tutto il budget a disposzione ed aver risparmiato sulla stampa di volantini, santini, ecc..
La sottoscritta, per motivi economici, non ha potuto permettersi inserzioni sui quotidiani locali.
Non ha neppure spammato le mail degli amici su facebook (e perdonate se è poco!) riducendosi a dare una mano e a sostenere, al bar, che le persone dovrebbero votare con coscienza e cognizione e non in base a conoscenza ed interesse.
Dal punto di vista dei messaggi politici da trasmettere, tutte le liste hanno sbrodolato i soliti slogan e portato i propri "testimonial" in zona. La lista civica, espressione della mentalità clientelare che rende l'Italia unita da Bolzano a Catania, si è prodigata nell'organizzare feste per i gggiovani ed offrire grigliate e da bere a tutti.
La Lega è salita in groppa al solito cavallo di battaglia “Via gli immigrati che ci tolgono case lavoro e sicurezza”.
Del PDL non voglio neppure parlare perchè non fa politica ma è la solita holding (e solo per chiarire: Berlusconi non è affatto un grande imprenditore, perché se lo fosse, non sarebbe “disceso” in campo con cinquecento miliardi di debiti) comunicativa anche a livello locale.
Eppure tutti i programmi sono abbastanza interessanti. Tutti i programmi sono POP, nel senso di popolari e anche populisti.
Ai giovani non serve il divertimento gratuito: ai giovani serve più cultura per imparare che non ci si diverte solo facendosi di 5 gin tonic il venerdì sera. Se il cinema non c'è, forse, è perché non è “economicamente vataggioso”. Le attività culturali, in città, sono già moltissime, il problema è che sopratutto i giovani di lingua italiana non sono molto avvezzi a questo tipo di intrattenimento.
A chi è in lista d'attesa da anni per una casa popolare non serve che gli immigrati vadano via ma servono nuove case o, meglio ancora visto che denaro pubblico ce n'è sempre meno , una politica di ristrutturazione degli alloggi sfitti.
A chi non ha lavoro perchè ha 50 anni e nessuno assume un ex muratore dalla bassa scolarità coi tendini rotti, servono progetti di reinserimento lavorativo e non mandare via gli immigrati che lavorano di più e a costo inferiore. E visto che il lavoro, ormai, si trova online, sarebbe auspicabile da parte dell'amministrazione, anche un servizio che assista chi non sa usare i mezzi informatici che ormai sono i mezzi più aggiornati nella ricerca e offerta di lavoro.
A chi va a lavorare in macchina non servono più strade ma l'idea, in testa, che si potrebbero utilizzare anche i mezzi pubblici ( e proprio le linee, anche notturne, dovrebbero essere implementate) perché io preferisco arrivare in ufficio dieci minuti più tardi piuttosto che arrivare a 50 anni con l'ennesimo tumore.
E per inciso Di Pietro non è candidato a Merano. E pensate un po', il federalismo non ci fa neppure tanto schifo.
Per fare politica non ci si deve accaparrare delle poltrone ma lo si deve fare esclusivamente nell'interesse della comunità.
Ebbene Italia dei Valori, fatemelo dire, è un partito che sembra vecchio perchè, suo malgardo, utilizza ancora le tecniche di “vecchia politica”. Ma c'è qualcosa, in Italia dei Valori Merano che ho scoperto durante la campagna elettorale. E sono le persone, che discutono e si riuniscono e propongono progetti. E sono competenti!
Sergio, che discutendo mi ha detto “grazie per avermi fatto riflettere su questo punto”, per esempio. Sergio che ancora mi ha detto “e basta con questo buonismo di sinistra!”. Uno che non ha preconcetti, uno che si sbatte e ascolta e, oltre ad ascoltare, prende in considerazioen DAVVERO quello che dici!
Giuseppe, che assieme a Robert ci crede davvero: si sbattono tutti i giorni organizzando gli incontri, traducento i testi, spiegando i regolamenti, distribuendo brochure e volantini.
Pasquale, che per primo ci ha creduto e che ha voluto coinvolgere così tanti giovani.
Annarita, sempre tanto polemica su tutto. Ma la polemica e la discussione non sono la via migliore per creare sinergie e far nascere idee?
Italia dei Valori è un partito che avrebbe dovuto correre da solo perchè ha le palle e i programmi per farlo. Sia a livello nazionale che a livello locale.
La legalità e la trasparenza sono importanti per una cittadinanza che sia davvero interessata a capire dove vanno a finire i propri soldi. Che sia una casa per Scajola o l'appalto a una ditta locale che ristruttura il palazzo del ghiaccio e che manda i propri operai a dormire in un albergo a 10 km dal cantiere (perchè l'albergo..chissà di chi è). La trasparenza e la chiarezza di programmi programmazione e gestione sono mezzi per permettere al cittadino di essere controllore delle persone che “assume” (consiglieri, sindaci, parlamentari). Il problema è: ma ai cittadini interessa davvero?Spero di sì. Se non altro per incazzarsi se alla fine del mese non posso comprarmi un libro, l'ennesimo capo firmato, fare un viaggio.
Poi voi, fate pure come volete. Basta che poi la smettiate di lamentarvi!
Cari saluti e in bocca al lupo a tutti."

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