giovedì 10 giugno 2010

APPELLO: CULTURA, COESIONE, RESISTENZA

Vista l’imminente e contestata manovra economica, vista la fiducia del Senato al ddl sulle intercettazioni, che rischia di riportare lo Stato Italiano a scivolare inesorabilmente verso una dittatura illegalitaria, ma soprattutto, vista la mia posizione privilegiata di “osservatore interno alla cultura locale”, visto che inevitabilmente, ciò che accade a Roma, ha risvolti anche in Alto Adige, soprattutto in tempi di crisi economica vorrei porre alla Vostra attenzione l’articolo di Fabio Gobbato sul Corriere dell’Alto Adige di oggi, giovedì 10.06.10.

Dal pezzo, che titola “Tagli: Teatro stabile e Haydn in allarme”, si evince quanto le attività a livello locale siano influenzate da Roma.
Vorrei però rilevare che, nonostante, e PER ORA, “la scure” colpisca solo l’orchestra Haydn ed il Teatro Stabile di Bolzano, i collaboratori di VBB e di Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, nonché tutti gli “addetti ai lavori” che operano in ambito culturale nella nostra Provincia (benché personalmente auspichi una protesta coesa a livello nazionale), dovrebbero sentirsi presi in causa.

Le figure professionali, nell’ambito culturale altoatesino, si avvicendano all’interno delle realtà che ivi vi operano. Molti hanno alle spalle esperienze all’interno di diversi enti, istituzioni, associazioni, fondazioni, teatri, uffici provinciali, giornali, blog, anche scuole che hanno il medesimo scopo: promuovere e diffondere la cultura e le arti. E in periodi di veline, sederi al vento, tronisti ed autocensura, non solo Dio sa, quanto ce ne sia di bisogno!

Gli operatori, gli addetti stampa, gli attori, i ballerini, i tecnici si avvicendano e operano trasversalmente: dall’opera, alla danza, alla prosa, alla musica, all’educazione sia nell’ambiente di lingua tedesca, che in quello di lingua italiana.
Ma non solo: questo lavoro e l’intento educativo di promozione e sensibilizzazione culturale coinvolgono anche scuole ed insegnanti (a loro volta colpiti dalla discussa riforma Gelmini di qualche mese fa), che ogni anno aderiscono, a seconda della disponibilità economica, temporale e didattica, ai progetti formativi proposti.

E ancora, tutte le realtà sono inevitabilmente legate agli organi di informazione, dalla stampa alla televisione a internet, in questi giorni, strettamente coinvolti dalle decisioni governative (faccio riferimento alla cosiddetta “legge bavaglio” di cui sopra).

La Provincia Autonoma di Bolzano e i suoi Comuni mostrano, a livello di bilancio, una spiccata sensibilità nei confronti delle attività culturali: è anche grazie a questo che il nostro territorio è ricco di eventi e manifestazioni, realizzati, spesso grazie alla collaborazione e cooperazione reciproca tra diverse realtà.

Se è vero che le stagioni dello Stabile e della Haydn sarebbero a rischio, e che i tagli da Roma influenzeranno anche le decisioni di Provincia e Comune a livello di sostegno alla cultura (l’Assessore Tommasini promette che verrà fatto “il possibile per mantenere i finanziamenti garantiti in questi anni” ), credo che gli enti che gestiscono le strutture che essi utilizzano per gli spettacoli, possano esserne più o meno direttamente coinvolti.

Mi riferisco non solo ad implicazioni di questo tipo, ma anche e sopratutto ai rischi nella
produzione artistica: il grande successo di Elektra, coprodotta, nella stagione passata, dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, è anche dovuto all’apporto dell’Orchestra Haydn e del M° Kuhn.

Riguardo a Vereinigte Bühnen Bozen, che opera con successo all’interno della realtà culturale di lingua tedesca, va il mio appello di solidarietà ad un ente (Teatro Stabile Bolzano) che, distante due rampe di scale, è spesso e per certi versi, la semplice trasposizione in ambito culturale di lingua italiana.

Ma anche il Conservatorio Monteverdi, quale fucina di nuovi artisti è certamente coinvolto: la sensibilità di un insegnante sta anche nel capire quale futuro offrire ai propri studenti, spesso troppo poco attenti alle vicende attuali che possono influenzare il loro futuro.

Nel momento in cui scrivo la presente, non sono informata sulle decisioni e dichiarazioni dei rappresentanti dei suddetti enti o di altre realtà locali.
Il mio intento però, è quello di sensibilizzare, incitare, auspicare una compattezza ed una solidarietà di tutto l’ambiente culturale altoatesino, nel senso più ampio del termine, ovvero – operatori, addetti, professionisti, registi, attori, impiegati, tecnici, cantanti e musicisti ma anche insegnanti, giornalisti, FRUITORI .. –.

Qualche giorno fa, a Roma, è stata indetta una manifestazione nazionale promossa dai sindacati di categoria e dalle associazioni professionali di settore: “La CULTURA E’ FUTURO”. Futuro che anche Tommasini cita nell’intervista di oggi sul Corsera AA.

Esorto, nella duplice veste di osservatore privilegiato ed esponente dell’unico partito che fa opposizione (i Senatori IdV espulsi dall’aula del Senato), e propongo una “sollevazione locale”, una protesta, una manifestazione, un segnale visibile di solidarietà e VERA sensibilità nei confronti della cultura a livello Provinciale, i cui metodi e modalità possono essere sviluppati in un momento successivo all’oggi, che non venga promossa e organizzata necessariamente in modo ufficiale dalle Istituzioni che cito e che invito a riflettere con la presente, ma soprattutto dalle persone: dai collaboratori che vi operano, dagli insegnanti che hanno partecipato ai percorsi formativi promossi dai nostri teatri, dagli studenti del conservatorio, dai giornalisti che recensiscono gli spettacoli e presentano le nostre attività, dagli spettatori che hanno acquistato i nostri biglietti, che assistono e assisteranno agli spettacoli, dai partecipanti ai laboratori teatrali.

Non restiamo a guardare mentre la tempesta colpisce il giardino del vicino: il suo albero, con una folata di vento, potrebbe abbattersi anche sul nostro orticello.

Stefania Gatta
Italia dei Valori, Merano




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